REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI BARI
N° 31 DEL 11/08/2009
DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE CASELLA
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EDIZIONE 35 E CAMBIO DI DIREZIONE PER LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO DI PORDENONE
«Il New York Times ha definito in una riflessione
sull’“identità” dei festival cinematografici il Sundance Film Festival, il Festival
di Cannes e Le giornate del cinema
muto di Pordenone le manifestazioni più attente a un pubblico di “nicchia”»:
così presenta la trentacinquesima edizione de Le giornate il nuovo direttore Jay Weissberg, subentrato a David
Robinson, aprendo all’edizione 2016 che trasformerà, dal primo all’8 ottobre,
il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone
nel tempio del silent film.
Il neodirettore continua, nella conferenza di presentazione
del programma, sostenendo l’importanza di “rendersi conto che i film che
presentiamo alle giornate non sono difficili o arcaici, sono moderni, sono
commoventi, sono divertenti e ci parlano, nel loro silenzio, in modo
altrettanto diretto...” rispetto alla cinematografia contemporanea.
Il programma alterna
cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi e offre allo spettatore l’offerta
a doppio binario: film d’autore e cosiddetti film familiari, indiscutibilmente,
questi ultimi, di altrettanto interesse e fascino, ne è un esempio la pellicola
che chiude la rassegna durante la serata dell’8 ottobre: Il ladro di Bagdad – proiettato con l’accompagnamento musicale
affidato all’Orchestra San Marco diretta da Mark Fitz-Gerald, quest’ultimo ha
ricostruito e adattato la riscoperta partitura originale del 1924 di Mortimer
Wilson; una proiezione che conclude la retrospettiva dedicata al regista e
talentuoso scenografo William Cameron Menzies. È questa una delle caratteristiche che fanno
de Le giornate del cinema muto un
piccolo gioiello della cinematografia mondiale: la passione e la dedizione per
la preservazione, il restauro e la diffusione di molti beni archivistici dell’audiovisivo
permettendo la fruizione di un sapere specifico e affascinante anche al grande
pubblico.
Tra gli eventi in calendario: mercoledì 5 ottobre Monte-Cristo, la proiezione dell’adattamento cinematografico ad
opera di Henri Fescourt del romanzo di Alexander Dumas padre e la doppia
versione cinematografica del romanzo di Zola: Nanà nel noto riadattamento cinematografico di Renoir del 1926 e la
riscoperta della versione italiana del 1917 diretta da Camillo De Riso, una
pellicola che arriva direttamente dalla Cineteca di Buenos Aires. In programma
anche sezioni dedicate alle Origini del
western e ad Altre sinfonie delle
città ma anche curiose testimonianze come la Venezia di fine ‘800 nelle
prime immagini dei cameramen Lumière. Ad aprire Le giornate, la diva per antonomasia, Greta Garbo, in The Misterious Lady di Fred Niblo, un
evento inaugurale anticipato da À propos
de Nice di Jean Vigo, proiezione in solidarietà della città di Nizza colpita
dalle vicende dello scorso 14 luglio.
Un altro importante appuntamento è quello con la retrospettiva dedicata
ai silent film polacchi, una delle cinematografie internazionali meno viste in
Europa, un oblio cinematografico che ha origine durante la seconda guerra
mondiale quando più del novanta per cento delle pellicole fino ad allora
prodotte venne distrutto insieme alla sua documentazione, ciò che invece è
rimasto rimane ad ora spesso quasi sconosciuto; è questa un’occasione per dar
spazio a una riflessione storica e critica di grande attualità sulla
conservazione e sull’analisi dei beni culturali, e audiovisivi nello specifico,
durante i periodi bellici.
Il poster di quest’anno ritrae Douglas Fairbanks impegnato in una prova
costume durante la lavorazione de Il
ladro di Bagdad, nelle parole di Weissberg la motivazione è chiara: “credo
riassuma i miei obiettivi per l’edizione di quest’anno: è gioioso, è accogliente
e mi sembra che Fairbanks urli 'Venite tutti!', spero che ascoltiate quello che
dice”.
Per maggiori informazioni e il programma completo:
www.giornatedelcinemamuto.it
www.facebook.com/pordenonesilent
A cura di Marilù Ursi