REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI BARI
N° 31 DEL 11/08/2009
DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE CASELLA
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PASOLINI, MAJAKOVSKIJ E IAN CURTIS TRA I RIFERIMENTI DI UNA PERFORMANCE ESPLOSIVA
Domenica 15 gennaio arriva al Kismet Cerimonia di e con Lorenzo Gleijeses, una riscrittura di Cerimonia Per Un Negro Assassinato del geniale drammaturgo, scrittore e poeta spagnolo Fernando Arrabal, il cui teatro è stato definito “brutale, sorprendente e gioiosamente provocatorio”.
Di esso non è rimasta, alla fine, una sola riga, ma soltanto l’idea centrale: tre persone rinchiuse in una casa, in fuga dalla realtà esterna, giocano a fare teatro, provano ad essere attori. La loro ricerca li spinge verso un mondo popolato da immagini evanescenti, un loro mondo immaginifico, un universo autarchico: un rifugio, una giostra, una girandola impazzita di scritti, icone, autori, immagini, personaggi… Una ricerca d’identità attraverso il teatro, che diventa perdita d’identità.
Numi tutelari del vuoto e assenze evocative, uno stuolo di artisti che non sono riusciti a coniugare la loro visione dell'arte con la vita quotidiana, feriti a morte dalla propria stessa arte: poeti punk e maledetti, ci piace chiamarli (Vladimir Majakovskij, Pier Paolo Pasolini, Jean Genet, Nico, Iggy Pop, Ian Curtis…). Uomini e donne che spesso sentirono la vita troppo intensamente per sopportare di viverla. Un universo di frammenti, generato dall’ esplosione di molteplici forme espressive, dallo sguardo verso le derive del teatro e delle distorsioni grottesche della società dello spettacolo nel suo stadio più avanzato. “Segnali tra le fiamme” di una metodica autocombustione.