REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI BARI
N° 31 DEL 11/08/2009
DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE CASELLA
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LE NARRAZIONI BREVI E IBRIDE DAL SUDAMERICA
Compito di una casa
editrice è rendere ben identificabile il suo progetto e costruire una relazione
di fiducia con il lettore, in modo da non limitarsi a proporre testi che
possano interessare chi sia alla ricerca di un determinato titolo o dell’opera
di un autore che già seguiva.
Quando il rapporto di fiducia è stabilito, il lettore scopre, grazie alla casa editrice, autori affini a quelli che gli piacciono, comincia a collegare opere e correnti, a tracciare affinità, a impadronirsi di un immaginario.
Per chi, quindi, conosca il realismo magico sudamericano grazie a Gabo e ne abbia letto le varianti di Isabel Allende; per chi abbia letto Vargas Llosa e magari conosciuto i due mariti di Doña Flor, per chi si sia spinto in Centroamerica innamorandosi del Messico di Carlos Fuentes e abbia conosciuto Arriaga prima o dopo i film di Iñárritu, per tutti loro SUR è la direzione da prendere.
SUR è il progetto editoriale creato nel 2011 da Marco Cassini, fondatore di minimum fax. Una casa editrice che dichiara nel nome l’intento di raccogliere le opere della narrativa sudamericana, un catalogo da cui attingere per completare il puzzle dell’America Latina leggendo le storie di autori contemporanei. Come era immaginabile, SUR è anche la collana Big SUR: il passo dal Messico agli USA è breve, ancor più se il nome di una delle località californiane campeggia nel titolo di un romanzo di Kerouac (appunto, Big Sur). Ma questa sarà storia dei prossimi mesi.
Nel frattempo si hanno già tre littleSUR a disposizione: opere a metà fra il racconto e il romanzo, con caratteristiche che vanno al di là della mera lunghezza e che consentono di conoscere testi ibridi. A partire dal numero, 0 la biografia illustrata di Cortázar Un certo Julio, per arrivare alle tre pubblicazioni dello scorso aprile.
Le scimmie, di José Revueltas, è un capolavoro fra la fiction e il pamphlet in cui i tre galeotti Albino, Polonio e il Coglione attendono in isolamento l’esito della transazione di droga osservando i carcerieri, scimmie intrappolate al par loro, in una descrizione del carcere rabbiosa e senza speranza.
Di Julio Cortazár, oltre alla parallela pubblicazione di Componibile 62, seguito di Rayuela, in formato little c’è Correzione di bozze in Alta Provenza, diario di viaggio e appendice al Libro de Manuel in cui, privo di alter ego, Cortazár ci mette a parte delle sue scelte narrative (in alcuni casi non si può rifinire, si deve pubblicare) e, nel suo furgone-drago wagnerianamente ribattezzato Fafner, commenta le notizie della radio: è il 1972 e a Monaco ci sono le Olimpiadi.
Terzo littleSUR Il pozzo di Juan Carlos Onetti: il racconto dei due tentativi di condivisione di un sogno, una narrazione in prima persona priva di orpelli («non so se capanna e baita sono sinonimi; non ho il dizionario e tantomeno qualcuno a cui chiederlo») e divagatoria («Ho letto che l’intelligenza delle donne smette di crescere a venti o venticinque anni»).
Preziose al pari dei testi le prefazioni: nel Pozzo Juan José Saer contestualizza la narrazione breve sudamericana, in Correzione Juan Villoro introduce Cortázar e l’esperimento metanarrativo che segue; nelle Scimmie Alessandra Riccio fornisce il backgrond carcerario di Revueltas utile a un maggiore coinvolgimento nel racconto asfittico e uterino.
Non è scontato che una casa editrice si articoli intorno a un progetto così chiaro e svolga un servizio al lettore così utile.
A cura di Carlotta Susca